Keep pushing: errori di comprensione nel mondo dei motori

Quando si vuole far tradurre i propri contenuti dall’italiano al francese, la specializzazione del traduttore deve essere la priorità. Perché? Rivolgersi a un esperto di motorsport (che spesso è anche un appassionato del settore) garantisce un risultato ottimale. Proprio così.

I contenuti devono essere estremamente chiari tanto nella lingua di partenza (in questo caso l’italiano) quanto in quella di arrivo (il francese) per evitare il rischio di danneggiare l’immagine del brand all’estero e di rallentarne la crescita a livello internazionale.

Ecco alcuni esempi di errori riscontrati durante le mie revisioni di testi sulla Formula 1 che un traduttore specializzato in sport motoristici non avrebbe commesso.

Le free practice non sono prove qualsiasi

Si tratta di un errore riscontrato in diversi testi e persino nei sottotitoli della serie Netflix Formula 1 Drive to survive. Se è vero che i piloti debbano effettivamente fare le prove (che si tratti di esercitazioni fisiche o simulazioni), le free practice del venerdì e del sabato sono le cosiddette « prove libere ». Mi riferisco a sessioni in cui i piloti e i team mettono a punto le vetture, ottimizzano le regolazioni e scelgono tra i diversi set di pneumatici disponibili. Per dirla in poche parole, si tratta di un momento cruciale per preparare la qualificazione del sabato e soprattutto la gara della domenica.

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Max Verstappen sarà anche in gamba, ma non al punto di qualificarsi 7 volte in un weekend!

In un testo che riportava il resoconto di un weekend di gara, mi sono imbattuta in una frase che annunciava l’impresa di Max Verstappen, capace di qualificarsi nientemeno che 7 volte! Senza nulla togliere al talento del tre volte campione del mondo olandese, questa circostanza è semplicemente impossibile. In questo caso, la conoscenza approfondita delle dinamiche di gara gioca un ruolo fondamentale. Siccome le famose 7 qualifiche di Verstappen mi sembravano molto bizzarre, ho deciso di indagare in maniera approfondita. Generalmente consultare Wikipedia può rivelarsi molto utile, poiché il sito riporta il resoconto dettagliato di un weekend di gara (prove libere, qualifiche, griglia di partenza, riassunto della gara, ecc.). Dopo la verifica è emerso che il pilota Red Bull si era semplicemente qualificato al 7° posto in gara. L’ordine delle cose era stato così ristabilito.

Red Bull mette veramente le ali

Vincere 7 titoli mondiali sullo stesso circuito? Difficile, ma non impossibile!🏆

In un testo che annunciava il successivo Gran Premio delle Americhe, si parlava di una scuderia che aveva vinto 7 volte il Campionato del Mondo sul circuito di Austin. Anche in questo caso, nulla di strano all’apparenza; tuttavia, un occhio più esperto troverebbe tutto ciò piuttosto improbabile, anche quando si parla di una delle scuderie migliori al mondo. Per comprendere l’errore, occorre tenere a mente il calendario di una stagione di F1: molti Gran Premi si svolgono nello stesso periodo dell’anno. Ad esempio a partire dal 1996 in avanti, escluso il periodo della pandemia di Covid-19, la stagione si apriva in Australia, precisamente a Melbourne. Se è vero che la gara americana si trova generalmente a fine stagione, vincere 7 volte il titolo in USA sarebbe una bella impresa e per farlo occorrerebbe avere un bel vantaggio sugli altri piloti, come accadde a Lewis Hamilton nel 2019. È sufficiente verificare i risultati dei vari anni per rendersi conto dell’imprecisione: si trattava infatti di 7 vittorie in gara e non di 7 Campionati del Mondo vinti.

Come dice il proverbio: « presto e bene non vanno bene insieme »

L’occhio allenato del traduttore esperto si soffermerà su imprecisioni minime a cui chiunque altro non darebbe nemmeno importanza. Ad esempio, individuare un refuso nel nome di Niki Lauda (Nikki invece di Niki); sapere che COTA (il circuito di Austin) significa Circuit Of The Americas e non semplicemente Circuit of America; conoscere la differenza tra Carlos Sainz Senior e Carlos Sainz Junior (il padre è due volte campione del mondo di rally e ha vinto 4 volte la Parigi-Dakar, il figlio è pilota di Formula 1 per la Scuderia Ferrari).

a sinistra il padre e a destra il figlio

Se è vero che dare un giudizio a una traduzione è complesso, è altrettanto vero che gli errori saltano all’occhio e possono danneggiare o addirittura screditare l’immagine di un brand o di una scuderia. Ecco perché rivolgersi a un traduttore specializzato in motorsport è fondamentale.

Gli sport motoristici fanno parte della mia vita da quando ero bambina. Fin dall’inizio della mia carriera ho avuto la fortuna di coniugare passione e traduzione. Il mio amore per questo ambito alimenta la mia competenza e mi consente di captare sin dal principio e in dettaglio le aspettative dei miei clienti.

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